Il decollo del Metaverso, come abbiamo visto nei nostri ultimissimi approfondimenti, può facilmente passare per ambiti della vita che abbiamo sempre inteso come concreti, tangibili e reali. Basti pensare al progetto della patente nel Metaverso per comprendere come l’evoluzione possa coinvolgere anche gli aspetti più umani della società, andando quindi a sconvolgere quello che è stato l’equilibrio generale del mondo sinora. Oggi parliamo di un’altra grande novità di questo settore, pronta a modificare completamente il concetto di Metaverso ed interazione in esso: la pelle nel Metaverso potrebbe presto divenire realtà, grazie ad un progetto di comunicazione tattile elettronica.
In questo articolo vediamo quindi i dettagli del progetto e come questo potrebbe impattare sul Metaverso moderno.
La pelle nel Metaverso e la comunicazione con il tatto
La Grande Università della città di Hong Kong sta lavorando attivamente su un grande progetto di comunicazione tattile, con lo scopo di proporre quella che da molti è definita come “pelle elettronica”. Questa sarebbe una vera e propria copertura sintetica che, associata al concetto di Metaverso, permetterebbe di interagire tattilmente con le altre persone presenti in uno spazio metaversale, conducendo e ricevendo dei segnali tattili riprodotti in maniera molto fedele a quella naturale.
La pelle nel Metaverso permetterebbe di abbracciarsi, stringersi la mano o battere il cinque con una persona che si trova anche a chilometri di distanza, ricevendo in cambio un segnale psico-tattile praticamente identico a quello naturale.
Diviene chiaro come questo potrebbe essere una rivoluzione senza eguali in questo settore, soprattutto se si considera la natura bidirezionale del segnale in entrata o in uscita. Si potrebbero coinvolgere ovviamente anche più di due utenti, creando una vera rete tattile interconnessa.
Secondo il professore di Biomedica che ha lavorato al progetto, presto l’udito e la vista non basteranno più all’interno del Metaverso, ed è per questo motivo che la pelle elettronica di Hong Kong potrebbe essere il nuovo punto di partenza per la nuova e moderna comunicazione tattile digitale.
Nella sostanza, si parla di segnali, nella concretezza si parla di sensazioni.
Il progetto e le differenze
Leggendo questo articolo, alcuni potrebbero comunque pensare: “non è una novità, esistono già dei progetti simili“.
Questo è in parte vero, ma nessuno interagisce con la superficie della pelle come fa la pelle elettronica Giapponese.
Non parliamo di chissà che apparecchio complesso, ma di un vero e proprio strato sottile di sensori e interfacce. Si tratta di una vera e-skin, dotata di attuatori flessibili applicati alla stessa maniera con cui viene applicato un cerotto. Un salto avanti di decenni, in grado sia di ricevere i segnali che di riprodurli, spesso in contemporanea.