Mastercard sarebbe intenzionato a investire nel metaverse nei prossimi anni. Il brand è noto per il mondo delle carte di credito e dei finanziamenti. Infatti, oggi Mastercard è un circuito che consente di inviare, ricevere e muovere denaro senza l’uso dei contanti. La prossima sfida del brand, però, sembra essere fare a meno anche della carta e iniziare a pensare al mondo degli NFT come possibilità di sviluppo.

Infatti, sembra che il brand stia cercando di registrare marchi e tecnologia in grado di renderlo poi operativo sui mercati digitali. In particolare, i campi di azione sarebbero: carte di credito virtuali nei metaverse, eventi e performance. In quest’ottica andrebbe visto il recente accordo appena firmato dalla società americana.

Coinbase è una piattaforma che permette di vendere e comprare criptovalute. Mastercard, invece, è la società americana delle carte di credito per eccellenza. Le due multinazionali hanno firmato un accordo. Di cosa si tratta?

Accordo Coinbase e Mastercard per comprare NFT

A quanto si sa, Mastercard e Coinbase metterebbero a disposizione degli utenti (non si sa quando) un servizio che consenta di comprare NFT con una carta Mastercard. Purtroppo però i dettagli non sono stati ancora resi noti.

Quello che è certo è che le grandi multinazionali americane non hanno mai smesso di vedere negli NFT, nelle criptovalute e nella nuova economia digitale qualcosa di importante per il futuro dei loro business e non solo in un’ottica speculativa o momentanea.

Infatti, poco prima di Mastercard, anche Starbucks e McDonald’s hanno deciso di investire e non sono nemmeno gli unici. I metaverse, ovvero le piattaforme che consentono l’esperienza in realtà virtuale, non sono più un luogo esclusivo per videogiocatori.

Presto saranno anche un luogo virtuale dove fare affari, come ha dimostrato anche la prima Meta Fashion Week della Storia. Quindi, chi acquisterà avrà bisogno di strumenti di pagamento validi, anche se non ha al momento un wallet. Qui entra in gioco l’investimento di Mastercard.

Nel mondo della tecnologia, le multinazionali hanno l’abitudine di brevettare le idee prima di capire tecnicamente come fare a realizzarle. Questo consente di evitare eventuali fughe di cervelli da un’azienda all’altra e di avere il tempo per predisporre gli strumenti operativi prima di mettere il nuovo prodotto sul mercato. Mastercard non è da meno in questo contesto.