Che il Metaverso fosse un mondo pieno di opportunità era già chiaro.

Tra tutti gli eventi che sono già online e le varie collaborazioni che sono attive, infatti, il futuro del Metaverso sembra splendere di luce propria. Non è un caso, dunque, che qualsiasi settore (prima esterno a questa realtà) cerchi di approcciarlo, trovando modi interessanti, ad esempio, di fare giornalismo.

Negli ultimi giorni infatti è diventata virale la serie di interviste, condotte dal Corriere della Sera, a Bebe Vio, Roberto Bolle e Steven Zhang. La particolarità di queste speciali interviste? Sono tutte state portate avanti nel Metaverso.

Ma come è stato possibile? Quali sono le implicazioni per il futuro?

Interviste nel Metaverso: come?

Lo scorso 4 Luglio, l’area del Corriere nota come LOGIN ha condotto 3 interviste di punta nel Metaverso, interrogando Steven Zhang, Roberto Bolle e Bebe Vio. È la prima volta che, nel Metaverso, si propone un evento che tratti di giornalismo, conducendo quindi al tempo stesso anche un esperimento di portata.

Attraverso un visore di realtà virtuale, ossia il primo grande passo per entrare nel Metaverso, i protagonisti di questo momento di dialogo si sono ritrovati insieme nello stesso ambiente digitale, all’interno del quale si è discusso di passione, amore e futuro. Tre grandi stelle del nostro tempo, che sono un esempio di perseveranza e attenzione ai dettagli. È con questa premessa, perciò, che sono stati realizzati i modelli avatar, l’ambiente e il mondo di appartenenza.

Roberto Bolle nel Metaverso

Lo stellare Roberto Bolle, ad esempio, ha affrontato la propria intervista all’interno di un ambiente digitale somigliante ad un teatro, in modo da rimanere fedeli al suo ambito di lavoro. Le parole più interessanti, forse, sono uscite proprio dalla bocca dell’étoile: “La tecnologia può aiutare la danza“.

Questo concetto, ovviamente, può essere esteso praticamente a tutti i settori, sociali o meno che siano.

Concetti ribaditi anche da Bebe Vio e Zhang, che hanno sottolineato quanto, nel prossimo futuro, le distanze interpersonali saranno solo un ricordo.

Le potenzialità future del Metaverso

Queste interviste, tuttavia, hanno svolto una semplice funzione di pretesto.

Sono infatti considerate come un puro esperimento, volto a confermare la validità del giornalismo anche in un ambiente digitale astratto.

L’esperimento si può dire più che riuscito: il Metaverso è infatti percepito da tutti come una parte integrante della tecnologia moderna, non ha messo nessuno a disagio e, al contrario, ha proposto ambienti sicuri e volti a far sentire a casa gli ospiti delle diverse interviste. In maniera simile al primo Laureato nel Metaverso, dunque, ci è possibile immaginare quelle che sono le grandi potenzialità di questo mondo virtuale, soprattutto in un futuro in cui le tecnologie saranno decisamente migliori.