Il Metaverso è un mondo unico, dove la passione digitale crea un luogo interattivo e coinvolgente, che è in grado di offrire nuove possibilità per l’inclusione delle persone con disabilità. Metaverso e disabilità sono dunque incredibilmente vicini, dove l’uno può aiutare l’altro. Mentre nel mondo fisico le barriere spesso limitano l’accesso e la partecipazione, il Metaverso apre le porte all’uguaglianza digitale.
Grazie alle tecnologie abilitanti come la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR), il Metaverso diventa un terreno fertile per promuovere l’empatia, la comprensione e un cambio culturale positivo.
Vediamo dunque qual è il rapporto tra Metaverso e Disabilità, esplorando alcune considerazioni.
Abbattere le barriere tra Metaverso e disabilità
Le esperienze virtuali possono essere progettate per essere accessibili a tutti, superando le limitazioni fisiche e cognitive dovute a precise patologie o situazioni mediche.
Strumenti inclusivi e tecnologie di assistenza consentono alle persone con disabilità di partecipare pienamente alle attività digitali, senza le barriere che si riscontrerebbero nel mondo reale. Progetti innovativi come il “Social Virtual Reality” (SVR), sviluppato in collaborazione tra la Brunel University, Cambridge e Meta, stanno focalizzando l’attenzione su come rendere il Metaverso un ambiente digitale più accessibile e inclusivo per le persone con disabilità.
L’obiettivo è proprio quello di cercare di comprendere quelle che sono le vere possibilità dietro all’impiego del Metaverso come strumento per abbattere le barriere, andando quindi a sviluppare qualcosa di adatto per la cancellazione delle disuguaglianze ed offrire opportunità di livello a chiunque, a prescindere dal suo livello.
I metodi principali per cancellare le barriere
Il Metaverso può dunque essere utile in 4 modi:
- Connessione sociale: utilizzando piattaforme digitali che permettono alle persone con disabilità di connettersi con gli altri, entrando in vere e proprie community per interagire con individui e persone da tutto il mondo. Strutture di questo genere permettono alle persone di esporsi senza alcun limite creativo, permettendo a tutti di essere sé stessi;
- Accesso all’istruzione: l’istruzione potrebbe diventare più accessibile e inclusiva. Per fare un esempio, tutte le tecnologie immersive come la realtà aumentata (AR) possono rappresentare strumenti di supporto vitali per le persone con disabilità uditive o visive;
- Opportunità lavorative e di intrattenimento: il Metaverso apre anche nuove prospettive per il lavoro a distanza, creando lavoro flessibile che vada al di là dei limiti fisici dell’utente. Contemporaneamente, si esplorano anche le opportunità di intrattenimento accessibili, come giochi di ruolo, mostre d’arte immersive e simili;
- Salute e benessere: si arriva ovviamente anche ad un possibile sostegno per la salute e il benessere delle persone con disabilità, sfruttando principalmente l’assistenza sanitaria virtuale. La telemedicina ne è un esempio concreto, la quale consente consulenze mediche a distanza. Si potrebbero dunque istituire dei percorsi di terapia virtuale e sostegno psicologico, sfruttando le potenzialità del Metaverso per migliorare la qualità di vita.