Il tempo ci ha insegnato che, con un po’ di pazienza, qualsiasi innovazione tecnologica saprà regalare le giuste emozioni. Che si tratti di sensazioni positive o meno, negli ultimi anni il Metaverso ha saputo stupirci, sia con progetti interessanti che con brutte battute d’arresto. Era da tempo che si vociferava di un necessario “upgrade”, e forse – finalmente – ci siamo. TouchDIVER promette di essere la vera rivoluzione della realtà aumentata, il tipo di tecnologia che si impone come un grande punto di svolta nell’esperienza degli utenti.

Avete sempre sperato di percepire, fisicamente, le sensazioni provate all’interno di un qualsiasi mondo virtuale?

Finalmente anche questo è possibile: scopriamo come.

TouchDiver: che cos’è?

Nel corso dei prossimi anni (o magari dei prossimi mesi), il Metaverso potrebbe rinnovarsi, portando ad una realtà aumentata sempre più reale. Questi sono gli obiettivi di Weart, una startup tutta Italiana (di stanza a Siena), che è riuscita ad introdurre nel mondo della realtà virtuale uno dei sensi che mancavano, ossia il tatto. Dopo anni di studio, infatti, l’azienda ha prodotto TouchDIVER, un dispositivo indossabile come un guanto e capace di far percepire all’utente le tipiche sensazioni connesse al tatto ed al tocco.

Geopop lo ha testato di recente:

Si tratta di vera e propria tecnologia aptica, impiegata persino nel controller Dualsense di PS5.

Lo scopo di questa tecnologia è dunque piuttosto chiaro: permetterà agli utenti di percepire e “toccare” gli oggetti presenti all’interno di uno spazio virtuale. Un connubio unico, che sarà in grado di trasmettere all’utente sensazioni come le vibrazioni, le forze di pressione e persino gli stimoli di temperatura, con un range che oscilla tra i 18° e i 42° C.

Un piccolo guanto, composto da 3 cilindri a sensore aptico in cui infilare le dita. L’azienda ha scelto quindi di inglobare nell’azione solo indice, medio e pollice, in quanto le principali dita che applicano la forza nelle azioni di tocco, afferraggio e simili. Oltre a ciò, la scelta di adottare “solo” 3 cilindri permette comunque di abbassare i costi.

Le sensazioni del guanto

Come abbiamo già detto, dunque, il TouchDiver permette all’utente di percepire diversi livelli di sensazione tattile, andando quindi a coprire tutta una gamma di oggetti e azioni prima impensabili. Grazie alle placche inserite all’interno del guanto, sostanzialmente, l’utente potrà percepire 3 tipi diversi di feedback:

  1. Feedback tattile: si tratta di una forza applicata dalla placca, che spingendo sulla pelle del polpastrello simula la sensazione di qualcosa che tocca il dito. Utile per quando si afferrano degli oggetti;
  2. Vibrazione: delle vibrazioni micro-sensibili, che simulano la trama degli oggetti;
  3. Temperatura: la piastra è in grado di simulare anche la temperatura degli oggetti che si toccano.