L’innovazione continua delle tecnologie ci permette di non rimanere fossilizzati su un solo e unico passo nel futuro. Gli ultimi anni hanno visto la tecnologia fare passi enormi, e reinventarsi ad ogni ciclo annuale. Con l’arrivo del Metaverso, le cose sembrano dirigersi verso una nuova forma di condivisione, includente diverse forme di intrattenimento e cultura.

Ne è un esempio lampante il giovane Edoardo Di Pietro, colui che d’ora in poi potrà fregiarsi del titolo di primo Laureato nel Metaverso.

Una discussione avvincente e davvero innovativa, che sfrutta il potenziale della tecnologia per portare a termine uno dei passi fondamentali della propria carriera accademica. Ma cosa significa, oggi, laurearsi nel Metaverso?

Quali sono le implicazioni di tale avvenimento?

Il primo Laureato nel Metaverso: come?

La discussione della tesi elaborata da Edoardo è avvenuta lo scorso 1° Luglio, nel Campus Einaudi di Torino. In questa magica giornata, il Laureando si è regolarmente recato presso il proprio ateneo, dove ha poi discusso il proprio elaborato e portato a termine il proprio percorso di studi.

Ciò che ha caratterizzato tale avvenimento è proprio l’integrazione del Metaverso.

laurea nel metaverso

Curiosi, amici, giornalisti e parenti, infatti, hanno potuto seguire la discussione attraverso la piattaforma Spatial.io, nella quale una trasposizione digitale del luogo e di Edoardo hanno riproposto in tempo reale la discussione. Una trasposizione nel Metaverso di tutti i movimenti, i gesti e le parole del neo Dottore, che ha quindi permesso di seguire la Laurea anche a chilometri di distanza, sulla base del concetto di condivisione.

L’obiettivo di tale situazione, come poi è stato confermato dallo stesso Edoardo, era quello di permettere anche a chi era più lontano di seguire la discussione, ed essere quindi lì presente anche se lontano fisicamente.

Un’azione che, dunque, sfrutta le grandi potenzialità del Metaverso, e le mette in pratica per uno scopo personale quanto nobile e intelligente.

Le potenzialità del Metaverso

Il primo Laureato nel Metaverso, tuttavia, rappresenta solo la punta dell’Iceberg.

Il progetto di Edoardo Di Pietro, infatti, dimostra come il Metaverso possa essere integrato in diverse situazioni della quotidianità, dove le barriere architettoniche si ergono stantìe di fronte alle persone. Parlando nuovamente di Edoardo, infatti, basti pensare solo al fatto che, durante tale discussione di tesi, la sua fidanzata si trovava addirittura in Giappone.

Nonostante la lontananza, lei era comunque lì con lui, di fianco al suo amato.

Non serve quindi una mente acuta per immaginare possibili scenari simili, in cui la presenza delle persone care diviene fondamentale. Oggi come oggi, tuttavia, la presenza è sempre più in bilico, e non sempre garantita.

Matrimoni, feste di Laurea, discussione di tesi o altri avvenimenti importanti, perciò, possono essere trasposti nel Metaverso per garantire ai propri cari lontani di partecipare, e di sentirsi inclusi.